Building Trust Italy – Costruire Fiducia
Al termine di un lungo percorso di riflessione, iniziato nell’estate del 2021, sulla base della rilevante dimensione dell’esitazione vaccinale nel nostro paese e negli altri paesi industrializzati, in coerenza con la propria visione e con le esperienze acquisite nei suoi primi dieci anni di vita, Slow Medicine ETS ritiene importante condividere con i propri simpatizzanti e con i propri partners l’esigenza di progettare azioni concrete, finalizzate a ripristinare e consolidare la fiducia delle persone nei confronti dei professionisti che operano per la prevenzione, per la cura e per la riabilitazione delle malattie e nei confronti dei servizi e delle istituzioni del Servizio Sanitario Nazionale in cui tali professionisti lavorano.
Occorre altresì ripristinare e consolidare la fiducia delle persone nel lavoro dei ricercatori, nell’approccio scientifico e razionale alla conoscenza e nell’utilizzazione di essa per il miglioramento della salute e della qualità della vita in tutti i paesi del mondo.
Slow Medicine ETS ritiene che parte delle risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza[1] per il miglioramento e il potenziamento della aree del SSN che nel corso della pandemia hanno mostrato limiti organizzativi e strutturali, debba essere destinata al supporto concreto di professionisti, cittadini, organizzazioni del terzo settore, esperti e studiosi delle organizzazioni sanitarie, impegnati nelle attività di analisi, produzione di idee, ricerca sul campo e disseminazione di buone pratiche.
Per dare il proprio contributo in tal senso, e dare l’avvio ad una prima azione concreta, Slow Medicine ETS ha stabilito di aderire con convinzione ed entusiasmo all’iniziativa “Building Trust” (“Costruire fiducia”)[2] presentata qualche mese fa dalla fondazione statunitense dei medici internisti (la ABIM Foundation), finalizzata al recupero della fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni sanitarie, della scienza e della competenza professionale.
Secondo la Fondazione ABIM, occorre che i medici, gli infermieri e tutti gli altri operatori sanitari siano non solo competenti e aggiornati sul piano tecnico e scientifico, ma anche capaci di comunicare in maniera attenta, rispettosa ed appropriata, così da instaurare relazioni fiduciarie con le persone che hanno bisogno di cure, con i loro familiari e con i loro accompagnatori.
Negli attuali sistemi sanitari, sempre più ricchi di complesse tecnologie e sempre più organizzati in gruppi di lavoro e di progetto multidisciplinari e multiprofessionali, occorre che i medici, gli infermieri e gli altri operatori sanitari acquisiscano anche le competenze relazionali indispensabili per pervenire a livelli ottimali di coordinamento, così da poter svolgere in maniera efficace il proprio ruolo specifico nelle diverse fasi dei percorsi di cura e assistenza.
Nei gruppi di lavoro occorre che i medici, gli infermieri e gli altri operatori sanitari acquisiscano autentiche competenze di leadership, sviluppino il senso di appartenenza all’istituzione e alla professione, utilizzino gli errori come fonte di apprendimento, dedichino sistematicamente parte del proprio tempo di lavoro all’aggiornamento e alla formazione continua e verifichino diligentemente la qualità del loro operato analizzando i dati relativi agli esiti delle cure prestate e al grado di soddisfazione esplicitato dai pazienti e dai loro familiari.
I colleghi dell’ABIM Foundation suggeriscono di sistematizzare l’analisi del grado di affidabilità delle istituzioni sanitarie, raccogliendo evidenze relative a cinque specifiche dimensioni della fiducia che iniziano tutte con la lettera “C”:
Competenza: “la tua organizzazione fornisce servizi in modo competente, affidabile e coerente, mantenendo ciò che tu hai promesso”.
Cura: “le tue azioni dimostrano che tu “ti occupi di me” e che hai compassione ed empatia per me come persona”.
Comunicazione: “la tua comunicazione mi dimostra che mi conosci, mi rispetti e mi risollevi”.
Conforto: “la tua organizzazione mi fa sentire al sicuro, tu mi tratti in modo equo ed io provo un senso di appartenenza”.
Costo: “il mio tempo, la mia energia e il mio impegno vengono premiati e il prezzo che ho pagato per i servizi riflette il vero e accurato valore delle cure che ho ricevuto”.
A partire da tale quadro concettuale, la Fondazione statunitense ha chiesto alle organizzazioni professionali e alle istituzioni sanitarie con cui intrattiene rapporti di partenariato, di presentare esempi di “Trust Practices”, azioni organizzative finalizzate alla creazione di fiducia e alla promozione della propria affidabilità.
Ai partner è stato chiesto di fornire le descrizioni delle azioni realizzate, corredate dal razionale che le aveva motivate, dai risultati raggiunti e da una stima dell’eventuale possibile trasferibilità dell’esperienza ad altri contesti. Le prime narrazioni sono già arrivate, tempestive e numerose, sono state rese disponibili gratuitamente sul sito web della Fondazione e stanno già rappresentando un primo nucleo di ricerca sul campo e un’autorevole fonte di apprendimento.
Una pratica che ci è sembrata esemplare è quella realizzata presso un ospedale universitario di New York, il NYU Langone Health, dove hanno dato vita alle “visite di dimissione virtuali”, che hanno in breve tempo dimostrato di essere efficaci per consolidare la fiducia dei pazienti e per contribuire alla formazione dei giovani specializzandi.[3]
In questa pagina è disponibile una nostra traduzione della descrizione completa della buona pratica, il cui testo originale è scaricabile dal sito dell’ABIM Foundation. […]
Slow Medicine ETS, pienamente convinta dell’esigenza prioritaria di dover contribuire a consolidare il rapporto fiduciario dei cittadini italiani nei confronti delle istituzioni del Servizio Sanitario Nazionale per mezzo della promozione di esplicite azioni organizzative finalizzate a tale scopo, ha stabilito di chiedere ai propri soci, simpatizzanti e partner di cominciare ad utilizzare il quadro concettuale delle cinque “C” della Fondazione ABIM come strumento di progettazione e di autoanalisi dei percorsi organizzativi e formativi finalizzati all’incremento dell’affidabilità istituzionale.
Le buone pratiche finalizzate a “costruire fiducia” saranno messe a disposizione di tutti, verranno raccolte e analizzate, potranno formare la prima base dati per la successiva progettazione di ulteriori azioni organizzative e potranno venir utilizzate per l’individuazione di requisiti e standard specifici per la costruzione di fiducia, che andranno ad aggiungersi a quelli già utilizzati per le iniziative di miglioramento e di accreditamento e per connotare le organizzazioni di eccellenza.
In questa pagina è disponibile una guida alla narrazione di una pratica per costruire fiducia. […]
Nel mese di luglio del 2021 l’Ufficio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Regione Europea, in collaborazione con tutti i suoi 53 paesi membri, ha presentato la E4As Guide for Advancing Health and Sustainable Development,[4] una preziosa e dettagliata raccolta di risorse e di strumenti utilizzabili per il raggiungimento degli obiettivi dell’ONU per lo sviluppo sostenibile,[5] prevalentemente focalizzata sugli ambiti della salute e del benessere.
Elemento strategico della Guida è il modello E4As, approccio trasformativo all’attuazione dell’Agenda 2030, basato sulle cinque parole chiave Engagement, Assessment, Alignment, Acceleration e Accountability (Coinvolgimento, Valutazione, Allineamento, Accelerazione e Responsabilità/Rendicontazione). L’approccio E4As, utilizzando le strategie per la gestione del cambiamento in sanità pubblica e le dinamiche di documentata efficacia per l’attuazione delle politiche di sviluppo, integra il cambiamento trasformativo della società con l’attuazione delle politiche a livello di sistema.
Nell’approccio E4As, il coinvolgimento (“E”) è l’elemento caratterizzante delle iniziative, e le 4A rappresentano le attività strategiche da attivare in modo continuativo e sincronizzato.
Per apprezzare il senso del messaggio complessivo contenuto nella Guida si riporta di seguito l’esplicitazione dettagliata delle motivazioni che hanno condotto all’individuazione di ciascuna delle cinque parole chiave.
Coinvolgimento (Engagement)
Si tratta di un’interazione mirata, inclusiva, trasformativa, proattiva e sostenibile, finalizzata ad acquisire la fiducia delle parti interessate, in tutti i settori.
Il coinvolgimento aiuterà a supportare le azioni e le mediazioni necessarie per pervenire ad una salute e ad un benessere migliori, aumentando il senso di appartenenza e l’inclusione nell’attuazione delle politiche e promuovendo una partecipazione significativa.
Valutazione (Assessment)
I progressi verso gli obiettivi dello sviluppo sostenibile devono essere sistematicamente valutati, in modo da comprendere il contesto e identificare lacune e opportunità.
Esiste una gamma di metodologie disponibili per monitorare il quadro complessivo degli obiettivi, per identificare le lacune esistenti e per fare previsioni.
Conoscere le lacune, però, non basta, poiché il raggiungimento degli obiettivi richiede integrazione, e la valutazione di tale integrazione consentirà di comprendere dove e come sia possibile migliorare la pianificazione.
Una visione panoramica e un percorso di sviluppo necessitano inoltre di un’appropriata valutazione dei contesti demografici, economici e politici.
Allineamento (Alignment)
Ci si riferisce all’allineamento dei meccanismi finanziari, legali e normativi e alla promozione dei co-benefici della salute e del benessere in tutti gli obiettivi di sviluppo: un approccio alla salute in tutte le politiche. L’allineamento può essere raggiunto perseguendo la coerenza per la salute, il benessere e lo sviluppo sostenibile nelle politiche, negli strumenti e nei meccanismi legali e finanziari.
L’azione dal basso è essenziale, ma ciò richiede la garanzia di continuità negli impegni politici, la devoluzione di potere in favore dei governi locali e regionali e un ambiente giuridico e istituzionale favorevole per le autorità locali.
La natura intergenerazionale degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile richiede una prospettiva a lungo termine; gli strumenti politici sono il mezzo per consentire una governance che promuova la salute e il benessere per le generazioni presenti e future.
Accelerazione (Acceleration)
Questa parte dell’approccio E4As mira a promuovere politiche selezionate e/o aree di programma che siano moltiplicatori sistemici e sottolinea anche l’importanza dei cicli virtuosi come potenziali catalizzatori. L’accelerazione è specifica del contesto, poiché evidenzia l’importanza di definire le priorità, identificare acceleratori e interventi e affrontare i colli di bottiglia comuni per garantire un’attuazione di successo.
Responsabilizzazione/rendicontazione (Accountability)
Il riconoscimento della responsabilità condivisa per il raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile significa che sia coloro che possiedono diritti sia coloro che detengono doveri hanno ruoli basati sulla responsabilità, l’assolvibilità e l’applicabilità.
La rendicontazione è il prodotto di un sistema complesso e dinamico di relazioni tra attori, piattaforme e funzioni.
Basandosi sulle componenti che formano i sistemi di rendicontazione si possono incentivare gli attori a adempiere in modo trasparente ai propri doveri e obblighi basati sui diritti e ad onorare i propri impegni.
La disponibilità di dati disaggregati solidi, affidabili e di alta qualità è fondamentale per monitorare i progressi.
Rendere questi dati accessibili garantisce che le persone sappiano cosa stanno facendo i governi e altri partner esecutivi, e consente loro di valutare se questi attori stanno adempiendo ai loro doveri in linea con i loro impegni.
Nel mese di dicembre del 2021 Slow Medicine ha presentato in Italia l’approccio E4As, e ha contestualmente condiviso l’auspicio di alcuni degli esperti dell’OMS che hanno contribuito alla sua formulazione concettuale: dopo disastri epocali come una pandemia o una guerra non è più sufficiente ricostruire meglio di prima, occorre invece cambiare i paradigmi valoriali ed operativi e provare ad immaginare come costruire il futuro che l’umanità desidera e di cui ha bisogno[6].
Slow Medicine ETS utilizzerà l’approccio E4As (Coinvolgimento, Valutazione, Allineamento, Accelerazione e Responsabilità/Rendicontazione) per progettare, realizzare e disseminare iniziative formative e informative, finalizzate a ciò che può essere a ragione identificato come un autentico diritto di ogni essere umano: il diritto delle persone a vivere nella sicurezza e nella tranquillità generate dalla fiducia reciproca.
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