“Per una settimana sono stata seguita da una dottoressa. Stava ai piedi del mio letto a compilare la cartella clinica. Scriveva, scriveva, ma non mi ha mai guardato. Probabilmente era una dottoressa esperta e bravissima. Ci ho fatto caso: non ha mai alzato gli occhi dalla cartella. «Buon giorno, come sta?» accompagnato da un sorriso. Sarebbe gentile iniziare così la visita. Alcuni medici lo chiedono. Tutti dovrebbero farlo”.

Lucia Fontanella. La comunicazione diseguale. Il Pensiero Scientifico Editore. Roma 2011.

 

Gent.mi Presidenti, Direttori e Coordinatori

Corsi di Laurea in Infermieristica e altre Professioni Sanitarie,

A nome di Slow Medicine ETS ci piacerebbe invitarvi ad un incontro online per illustrarvi il progetto #Buongiornoiosono, a cui teniamo moltissimo, lanciato da Slow Medicine in Italia per sollecitare i professionisti a presentarsi ogni volta incontrano un assistito, dichiarando il proprio nome, ruolo e motivo per cui lo si contatta. Il progetto ha l’obiettivo di rendere abituale un piccolo gesto che consente di avviare una relazione di cura basata sul rapporto personale, sulla fiducia e sull’empatia.

La cattiva pratica di non presentarsi, di non qualificarsi e non spiegare il motivo per cui si viene in contatto con il paziente è ancora molto diffusa.

Presentarsi è il primo passo fondamentale in qualsiasi interazione clinica; ci fermiamo mai a pensare quanto sia importante? I pazienti si trovano in una posizione vulnerabile rispetto ai professionisti che conoscono molte informazioni personali del paziente stesso. I dubbi più frequenti dei pazienti sono: “Chi è lei?” “Cosa posso chiederle?” “Cosa mi devo aspettare che faccia?”.

Quello che intendiamo raccontarvi è l’esperienza del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Torino, sede San Luigi di Orbassano, che da due anni porta avanti con entusiasmo dei tutor e degli studenti questo importante progetto. Vi diamo appuntamento al 24 gennaio dalle ore 14 alle ore 16 per conoscerci e presentarvi la nostra iniziativa nella speranza che possa essere adottata anche nelle vostre realtà.

Certi del vostro interesse vi ringraziamo in anticipo e a presto.

Il direttivo di Slow Medicine

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